Tra metamorfosi e soggettività ibrida in Rvf 70 e 23
Résumé
Questa lettura offre una nuova interpretazione di Rvf 70, una canzone ricca di intertesti che termina con un ritorno esplicito a Rvf 23, la cosiddetta ‘canzone delle metamorfosi’. L’incipit della canzone 23, infatti, forma il verso finale della canzone 70 ed è l’ultimo di una serie di citazioni di incipit di liriche (dello pseudo Arnaut Daniel, Cavalcanti, Dante e Cino da Pistoia) con le quali si chiude ognuna delle altre stanze della canzone petrarchesca. Rvf 70 è stata spesso letta come una palinodia in cui il poeta rinuncia al desiderio erroneo del passato e formula una nuova, corretta maniera di amare e di scrivere che supera i limiti della tradizione romanza precedente e della produzione poetica giovanile dello stesso Petrarca. Questa lettura, invece, sostiene che nella canzone petrarchesca la spinta alla ‘conversione’ e al cambiamento coesiste con un’ostinata fedeltà al passato, e propone l’ipotesi che la paradossale forma di desiderio espressa dal testo possa essere visualizzata nei termini di un Nastro di Möbius, in cui il movimento in avanti è in realtà un movimento all’indietro che torna all’inizio, senza fine o via d’uscita.