Amatrice agli inizi del Novecento. Il plastico ricostruttivo
Résumé
Nelle pagine seguenti vengono illustrate le tavole ricostruttive della città di Amatrice, in una forma storica che, per la fortunata assenza di catastrofi sismiche e belliche, salvo inserti episodici e localizzati, è perdurata dagli inizi fino alla inoltrata seconda metà del XIX secolo. La fase architettonica scelta non è la risultante della ricerca di una bellezza romantica, né di un folklore da presepio napoletano, ma è stata selezionata come un momento riconducibile alla sommatoria di esperienze di segno concorde, che erano arrivate a esprimere un aspetto urbano caratterizzato formalmente in maniera riconoscibile e inconfondibile, e in grado di sopportare e metabolizzare superfetazioni e aggiunte successive senza perdere la propria identità. Il borgo reatino si presentava allora con un’anima medievale e un aspetto rinascimentale, costellato da costruzioni modeste che non avevano la presunzione di sovrastare le emergenze architettoniche rappresentate da torri, campanili e chiese.